abusivismo podologico






Spesso ci si imbatte in pedicure “casalinghi” o eseguiti da “personale non qualificato” o addirittura da estetiste che si autoproclamano podologi, con risultati  spesso pessimi, causando danni o peggiorando la potologia presente.
Ciò è considerato “abusivismo della professione sanitaria” secondo quando prevede la legge, un vero e proprio reato perseguibile per legge.

Il trattamento e benessere del piede quindi, deve e può essere effettuato solo da professionisti con il titolo abilitante di podologo, i quali sono coloro che hanno la capacità e l’esperienza per l’attività curative quali il trattamento della callosità, delle unghie incarnite, delle onicomicosi, dei disordini posturali o biomeccanici, delle patologie reumatiche che interessano il piede ed infine del diabete, fornendo al paziente l'assistenza necessaria nella gestione della patologia per quello che riguarda il piede e l'arto inferiore ma non solo.

I podologi laureati sono in continuo aggiornamento sulle tecniche di risoluzione delle patologie nelle competenze previste dal profilo professionale. Aggiornamento fondamentale per poter offrire la migliore professionalità in ambito sanitario.
Consiglio, quindi, di rivolgersi solo a professionisti preparati.


Dott. Dionisio Traiano

1 commento:

  1. Concordo, caro collega
    Basta prendere visione del profilo professionale dell'estetista per rendersi conto che è impossibile trattare le ipercheratosi diffuse o "l'abbassamento" delle unghie senza sconfinare nel ruolo che appartiene al Podologo, unico professionista del piede formato a 360 gradi.

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